L’epopea della zucchina – storia felice

Okay, visto che ormai ci sto prendendo gusto, vi racconto anche l’epopea delle zucchine.

La passione per le zucchine risale all’anno scorso.

A Natale, i miei genitori, molto ottimisticamente, mi avevano regalato una griglia supersonica. “Devo provarla subito!” mi son detta.

La griglia, probabilmente, non era felice quanto me.

Beh insomma, io e Attebasile abbiamo tagliato male le zucchine perché non avevamo il coltello chef, e anziché fare delle fettine sottili sono venute fuori tre bistecche. E poi il dramma, fumo, lampi e tuoni, una fetta si è abbrustolita subito, le altre erano ancora crude, la griglia era sempre più onta, quella povera vittima sacrificale di una zucchina era ormai in fin di vita.. quando ci siamo decise a toglierla ormai era rimasto gran poco da mangiare.

E abbiamo lasciato perdere.

Ma quest’anno ormai sono lanciata verso l’indipendenza, e quindi mi sono detta “animo, non può averla vinta una zucchina”.

E questa sera, signore e signori, ce l’ho fatta. Non so ancora bene come sia riuscita nell’impresa, ma chissenefrega! sono riuscita a cucinarla e non l’ho bruciata! Ripeto, non l’ho bruciata.. era commestibile!! Un esperimento, e pure commestibile!!!

Sono scesa in cucina alle 19.30, sperando di non trovare troppa gente, troppi sguardi inquisitori, troppi sapienti pronti a dire: “Ma cos’è questa puzza di bruciato??”. Cristo, lo sai benissimo che c’è un unico fornello acceso, e su quel fornello c’è la mia cena che va a fuoco.

Ma torniamo al presente: ovviamente la cucina brulica di persone, ma io non demordo, vado nel fornello più distante, lontano da occhi indiscreti, e accendo il fuoco.

Nel frattempo taglio la zucchina, non più per lungo ma a “rondelle”, o come dico io, “tondini”. Li butto nella padella e niente, non succede niente, e la cosa un po’ mi allarma perchè pensavo che sarebbe successo di tutto, e invece non succede proprio niente di niente. Allora per movimentare un po’ la cosa aggiungo acqua, non so quanta, boh, q.b., ma in realtà non era necessaria tutta quell’acqua perchè la padella si stava ancora scaldando e quando l’ho versata ha iniziato a fare un casino assurdo, schizzava acqua dappertutto e allora ho abbassato al minimo e ho iniziato a muovere le zucchine dentro la poccia perchè sia mai che si attacchino anche queste.

“Non so cosa sto facendo, non so perchè lo sto facendo!”. Mayday mamma, aiuto XD

Non credo che versare acqua sopra le zucchine sia giusto, anche se credo di averlo visto in qualche programma di cucina. Basta, devo smettere di distrarmi quando guardo la TV. Rischio di combinare altri disastri.

Non so come, non so quando (dopo un bel po’), l’acqua è sparita, e le zucchine hanno iniziato a fare un bel rumorino, tipo cshhhhshshshsh e quando le schiacciavo contro la padella facevano SHHHHHHHHHHHHHHHHH molto più forte e io pensavo che sì, ce la stavo facendo!!

Hanno fatto quel piacevole rumorino per circa un quarto d’ora, porca miseria mi era venuta una fame assurda ma sembravano ancora mezze crude, e invece poi SBAM che delizia veramente buone buone, mollicce al punto giusto. Le volevo croccanti a dire la verità, ma le avevo fatte io e me le sono fatte piacere. Anche perchè ho il sospetto che per farle croccanti sia necessario il forno, ma io sono una studentessa “sfornata” e il forno non ce l’ho. Amen.

Quindi? Una storia a lieto fine, finalmente XD questo weekend dovrò fare la lavatrice, dovevo tirarmi un po’ su di morale 😀

E sì, dai, diciamolo ancora: hai solo messo su una padella di zucchine, non hai mica fatto una cena da otto portate. Lo so, ma da qualche parte bisogna pure cominciare! XD

Non credo di averlo mai detto, ma forse si era capito. Sono sopravvissuta al primo anno di università grazie alle scatolette, alle minestrine liofilizzate e alla pasta, ed è stato un grande balzo in avanti scoprire l’esistenza dei sacchetti di insalata già lavata e le buste monoporzione di tortellini. Molto graditi anche gli avanzi del pranzo della domenica.

E quindi eccomi qua, a diciannove anni (ancora per poco), alle prese con gli esperimenti in cucina.

Stay tuned!

CaccolaBonBon