Una classica sciarpa estiva

Ciao!
Passo su questi schermi solo per dire che HO FINALMENTE FINITO LA SCIARPAAAAAAAAAAA ahahahah

TADAAAAAAN

Ok ci sono un paio di cosine da sistemare (tipo fili che sbucano fuori dal nulla, e la chiusura che fa abbastanza schifuss) ma è finita gente, due metri e passa di sciarpa, ore e ore di lavoro, non ricordo neanche quale serie tv stavo guardando quando l’ho iniziata ahaha!! Vabbè l’ho indossata una volta in terrazza, adesso la sistemo e poi la metto via… pronta per il prossimo inverno 😛

Ieri sera ho cominciato a lavorare seriamente al nuovo progetto: una copertina per neonati 😀 una mia amica partorirà a fine settembre, quindi ho POCHISSIMO tempo per farla… e tenendo conto che in una settimana l’ho già ricominciata almeno dieci volte, spero davvero di aver finito con le false partenze XD

E basta, a dire il vero in quest’ultimo mese non ci sono state tante eccitanti novità. Dopo oltre un anno sono tornata a prendere libri in biblioteca (quanto mi mancavaaaaa), ho ricominciato a fare le camminate lungo il fiume, sono tornati i piccioni sporcaccioni, una signora carinissima per ringraziarmi della mia gentilezza mi ha regalato una borsa piena di cioccolatini e biscotti, Mishel continua a coltivare la mia nerdaggine e mi ha creato una postazione top per giocare a Valheim il sabato sera, mi sono auto regalata un libro di Harry Potter pazzescamente bello (edizione Minalima, davvero stupendo) e lunedì ho finalmente rivisto i miei genitori dopo quasi cinque mesi (e ho ricevuto i miei fantastici regali di Natale e compleanno ahah) <3

Ma quanto sono incredibili queste foglie?
Da notare la finezza della mia scrivania: l’asse da stiro 😛
Questa è sempre la prima cosa che vedo quando apro gli occhi la mattina XD

Tornerò da loro per il weekend e mi fermerò qualche giorno, ovviamente dovrò moderarmi negli spostamenti e nelle visite, ma non vedo l’ora di tornare a Padova e di rivedere la mia adorata Morghi e i miei animali <3

Il lavoro procede come al solito tra casini, casi umani e umanità. A volte mi dimentico che dietro le pratiche ci sono persone in situazioni precarie. Ovviamente non devo farmi influenzare (anche perchè la procedura è uguale per tutti), però ecco, mi sono resa conto di essere diventata molto più paziente (mi incazzo solo quando pensano di fregarmi).

Poi per il resto si stanno muovendo altre cose, lentamente, ma si stanno muovendo… staremo a vedere nei prossimi mesi! 🙂

Basta adesso vado a leggere La nazione delle piante di <3 Stefano Mancuso <3 , vedrò di tornare presto per raccontare le nuove avventure da zona gialla 😀

Statemi bene!! Daiii che possiamo tornare tra i boschi!! 😀

KAKKOLA

Io passerei le giornate a guardare le foglie delle mie piante 😛

Marzo smarzo

E’ passato un anno e siamo ancora qui, porca vacca.

Sembra non essere cambiato assolutamente niente, quando in realtà è cambiato il mondo.

Quindi ecco, ci sono, lavoro da casa tutti i giorni, non esco più, mi dedico alle piante, ai libri e ai miei millemila hobby, però sono estremamente stanca. E se lo sono io, che in tutta questa situazione ne sono uscita abbastanza indenne (tranne una incredibile nostalgia della mia famiglia), non posso neanche immaginare quanto siano stanchi gli altri, che magari non hanno più un lavoro o hanno dovuto chiudere tutto, o anzi magari invece hanno dovuto triplicare i turni, a quelli che hanno perso una persona cara, ai bambini e ai ragazzi che non vanno più a scuola da un anno, agli anziani soli, ai giovani senza prospettive… Cerco di essere più tollerante nei confronti miei e del mondo ma in realtà perdo la calma molto più facilmente, mi mandano in bestia cose stupide come la gente che dopo un anno non sa ancora come cazzo mettere una mascherina (o che se l’abbassa per parlare! Aaaaaaaa!!!), o quelli che aspettano non so bene quale via d’uscita dalla pandemia perchè “no io il vaccino non lo faccio, chissà cosa ci mettono dentro” – è un vaccino porca miseria, dentro c’è una dose di vaccino, cosa dovrebbe esserci in un vaccino, acqua di fogna? Boh davvero, io chiudo le orecchie, chiudo gli occhi, non ascolto più la radio, ho smesso di leggere i giornali, mi chiudo nel mio piccolo cosmo di piante e libri e accendo il cervello solo quando parlo con quelle boh, dieci persone che sento più o meno spesso. Per il resto ho inserito il pilota automatico, sono in modalità autoconservazione ma spero finisca presto perchè non vorrei abituarmici. Odio essere così poco informata e così poco interessata, ma questo bombardamento costante di dati e aggiornamenti e ritorno di situazioni critiche mi sta mandando abbastanza in crisi.

Tra l’altro poi ho raggiunto l’apice del mio momento “sono sempre più intollerante statemi alla larga” una decina di giorni fa, quando un vicino ha installato un allarme anti piccione (cioè, no comment) e poi se ne è andato via di casa, lasciandolo volontariamente suonare a intermittenza, ininterrottamente – giorno e notte – per quattro giorni. La sera del quarto giorno stavo per chiamare i carabinieri per buttargli giù la porta e sfasciargli non solo quel dispositivo demmerda, ma pure la casa, ma invece la via diplomatica intrapresa la mattina ha funzionato e quindi non ho neanche avuto questa piccola gioia. Che bello essere bloccati in casa con un allarme che va costantemente. Secondo me è così che nascono i serial killer.

Spero di riuscire a tornare la persona più o meno equilibrata che ero. Adesso faccio davvero fatica a sentirmi normale.

Cerco di andare avanti con le mie cose e i miei progetti, ho più o meno trovato un equilibrio a lavoro e sto conoscendo alcune persone interessanti, avanzo lentamente con la sciarpa (che ormai vabbè finirò in tempo per il prossimo inverno), sto leggendo libri un po’ diversi dal solito (Liberati della brava bambina e Flatlandia, stranissimo ma alla fine mi è piaciuto – ora ho cominciato I cinque libri di Rodari), le piante stanno uscendo dal letargo e ho cominciato un nuovo corso di yoga (ecco forse se ho ancora un briciolo di sanità mentale è grazie alla mia mezz’ora di yoga quotidiana). Ah, e gioco spesso ai videogiochi (ora mi sono lanciata in Valheim e il mio nome vichingo è KAKKOLA). Vado avanti, anche se ho la sensazione di girare in tondo da un anno, e lo so che è così per tutti ma cavolo che pesantezza.

Vabbè basta mi sono rotta le scatole da sola. Sfogarsi ogni tanto è salutare, a portarsi tutto dentro poi ci si appesantisce lo spirito. Ci sarà sempre qualcuno che sta peggio di me e non voglio certo farne una tragedia, ma non è una gara a chi sta peggio e anche io ho il diritto di essere stanca, la mia stanchezza non esclude quella degli altri, anzi forse riesco a comprenderla meglio (ma ora basta davvero).

Ecco, adesso che mi sono un po’ snebbiata la mente riesco a vedere meglio anche le piccole cose belle di questo ultimo periodo.

Tipo il libro che mi ha spedito la Morgana a metà febbraio e che ho trovato senza preavviso nella buca delle lettere. Sono scoppiata in lacrime quando l’ho visto, la busta era piena di adesivi e c’era un messaggio dolcissimo 🙂

O il fantastico infuso al cioccolato e caramello, che se chiudo gli occhi mi sembra davvero di mangiare cioccolato (e invece no sto bevendo acqua, ah ah ho fregato il mio corpo – no porca vacca, adesso ho voglia di cioccolata).

Le telefonate a casa e le risate del sabato sera, quando giochiamo tutti insieme a Don’t Starve Together o a Human Fall Flat (io faccio davvero schifo a questo gioco, ma ogni volta muoio dal ridere).

I fiorellini in terrazza che in un mese sono diventati belli cicciotti, oh beh e anche tutte le nuove piante arrivate nell’ultimo periodo (tre, per la precisione… ma se mi gira domani vado a prenderne un’altra). A proposito di piante, adesso sono anche una orgogliosa mamma di due alberi in Tanzania e Kenya, grazie amore, grazie Treedom 🙂

Ho fatto scoprire alla mamma l’universo dei podcast e lei mi ha fatto scoprire Alessandro Barbero, adesso è ancora più bello fare i mestieri in casa (continuo anche ad ascoltare il mio adorato Lucarelli, è che stavo cominciando a sognarmi di notte i crimini più violenti).

Iris e Mishel sono i migliori compagni di avventura che mi potessero capitare, li amo immensamente e sono davvero due creature straordinarie.

Ora vado a praticare yoga e a farmi la mia dose di magnesio.

Che bella la luce alle sette di sera <3

Mi sono dimenticata di sistemare il casino delle foto e non ho voglia di pensarci adesso, quindi la foto dei fiorellini e di Iris sarà per la prossima volta.

Vi abbraccio, dai speriamo di essere ormai vicini alla fine di questo periodo demmerda.

Claudia